Il Ciliegiolo di Narni
La vite e l’olivo accompagnano la storia di Narni e dei suoi abitanti da millenni, facendo di questa una terra apprezzata fin dall’antichità da viaggiatori e visitatori. La Storia del Ciliegiolo di Narni comincia intorno al 1200 quando inizia la sua coltivazione nell’Umbria meridionale, in particolare nei comuni di Narni, Sangemini e nei territori limitrofi.
Il vitigno deve il suo nome al caratteristico aroma che richiama proprio la ciliegia e la frutta rossa. Si distingue dal suo colore rubino intenso con sfumature violacee, dal suo sapore fresco, e dai tannini delicati. Note di pepe, noce moscata e mille altre spezie, tanto da essere considerato, con il Syrah, per il vitigno più speziato in assoluto.
È un vino giovane e profumato che si abbina con primi piatti saporiti, sughi di carne, formaggi semi stagionati, carni alla brace e salumi .
Oltre che in Umbria, il ciliegiolo, era diffuso in Toscana, dove veniva spesso usato per tagliare il Sangiovese e donare morbidezza e note fruttate. È stato usato per anni come vino da taglio per correggere la gradazione alcolica e il colore di altri vini.
Il Ciliegiolo di Narni si sta riscoprendo come una delle eccellenze del territorio.
Oggi gli ettari coltivati di ciliegiolo sono di circa 50. Grazie all’Associazione dei Produttori del Ciliegiolo, composta da aziende locali riunitesi per la sua promozione e il suo sviluppo, il Ciliegiolo di Narni è diventato uno dei rossi più tipici e caratteristici del Centro d’Italia.
Per maggiori informazioni:
Associazione dei Produttori del Ciliegiolo