Una delle piazze più belle dell’Umbria, Piazza dei Priori, un tempo Platea Major, si trova nella parte più alta di Narni e ospita i più importanti edifici della Città.
Una platea per gli edifici più importanti di Narni.
È qui che sorgeva il foro romano, è qui che, a partire dal medioevo, sorsero i luoghi simbolo del governo di Narnia:
- il Palazzo dei Priori, la cui loggia è attribuita al Gattapone, un tempo sede delle magistrature cittadine, oggi sede dell’Ente Corsa all’Anello e del nascente Museo Multimedievale;
- la Torre Civica con la loggia del banditore un tempo utilizzato per la lettura dei bandi;
- il Palazzo Sacripante, edificio realizzato dall’unione di più case-torre e appartenuto al cardinale Giuseppe, munifico protettore della città dal 1695 al 1727;
- il Palazzo del Podestà, ottenuto dall’unione di tre case-torre nel XIV secolo, oggi sede del Comune;
- al suo fianco il Palazzo Calderini magnifico esempio di costruzione civile realizzata da Lutio Calderini agli inizi del Seicento con ricercate decorazioni a graffito;
- la splendida Fontana del XIV secolo già parte del complesso che inglobava l’antica Chiesa di San Salvato, sconsacrata nel 1711 per dare spazio all’archivio di cui resta traccia nel Cristo benedicente attribuito a Bartolomeo Torresani, ancora visibile nell’Ufficio Turistico;
- la Chiesa di Nostra Signora di Lourdes;
- e il Teatro Manini, inaugurato nel 1856 in sostituzione del teatro seicentesco di Palazzo, distrutto la notte del 2 maggio 1746 da un incendio.
La Fontana di Piazza dei Priori.
A chiudere, in fondo per chi sale da Via Garibaldi, la Fontana di Piazza dei Priori eretta nel 1303 a opera di Marcuccio di Todi e Giovanni di Marco.
La fontana è a pianta poligonale, composta da venti specchiature in mandorlato rossigno ossia un marmo rosato con ammoniti, tra le quali sono visibili delle colonnine in marmo bianco.
All’interno è visibile una ruota da macina dove è fissato un blocco di travertino sul quale è inserito un fusto di bronzo, sovrastato da una tazza, anch’essa di bronzo il cui originale oggi è a Palazzo Eroli.
Questa, al di sotto dell’orlo, è ornata da sei teste di animale felino con funzione di cannella e intercalate da sei stemmi con il grifo alato. Proprio sotto l’attacco della tazza si notano quattro cannelle ancora a testa di animale: tre figure di leone ed una di toro.
Lo sviluppo singolare della piazza, come la fontana posta sul fondo e non centrale, si deve ai numerosi interventi che si sono susseguiti nel corso dei secoli. Anticamente l’accesso avveniva dalla ben più stretta via del Fondaco rispetto all’attuale via Garibaldi. La via fu allargata ad inizio ‘900 tagliando letteralmente i palazzi posti sul lato dell’attuale teatro.
La Corsa all'Anello Storica, Gran Corteo durante i festeggiamenti a San Giovenale.
In questa piazza durante i festeggiamenti in onore di San Giovenale il 3 maggio si corre la Corsa all’Anello Storica – De Anulo Argenteo Currendo.
L’evento riprendendo le regole degli Statuti del 1371, rievoca una giostra medievale dove i cavalieri dei tre Terzieri – Mezule, Fraporta e Santa Maria – devono riuscire al galoppo a infilare con una lancia un anello sempre più piccolo, pena l’esclusione.
Piazza Priora è anche sede della partenza del Grande Corteo Storico, altro evento di notevole suggestione, all’interno delle settimane dedicate alla Corsa all’Anello.
Piazza dei Priori
Piazza dei Priori, 05035 Narni TR
Piazza dei Priori è in pieno centro storico di Narni, una piazza ricca di locali e ristoranti.
Per raggiungere la piazza è bene lasciare l’auto presso il Parcheggio del Suffragio e salire in ascensore fino in via Garibaldi.
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Via dell’Arco Romano
Via Arco Romano, insieme alla vicina Via del Campanile, per i magnifici scorci e a diversi ristoranti dove poter gustare i piatti della tradizione narnese
Navata centrale
Entrando nella Cattedrale di Narni dall’ingresso di Piazza Cavour è opportuno portarsi al centro per dare uno sguardo d’insieme: sarà più facile comprendere la portata
Porta Ternana
Citata negli statuti comunali del 1371 come de Arvoltis (ovvero delle Arvolte), forse per le tante curve che ci vogliono per raggiungerla risalendo il pendio