La storia di Palazzo Eroli, attuale sede del Museo, della Pinacoteca e della Biblioteca comunale di Narni, è legata alla famiglia di cui porta il nome e che lo edificò all’interno del tessuto cittadino attorno alla metà del XVIII secolo.
II Palazzo della famiglia Eroli a Narni
Appartenuto alla famiglia degli Eroli fino ai primi anni Ottanta del XX secolo, sorge nel centro storico della città, alle spalle dell’antico Palazzo Comunale, lungo l’asse dell’attuale via Saffi, e sviluppa la propria facciata per una lunghezza complessiva di circa 54 metri, a partire dal fianco destro della cappella di San Bernardino, oggi annessa alla Chiesa di San Francesco.
Composto di tre piani sopra il livello stradale e di altri tre al di sotto, occupa una superficie complessiva di circa 2.700 mq.
La storia del palazzo
Finito di edificare nel 1748, anno inciso sul concio posto in chiave di volta nell’arco del portale d’ingresso, Palazzo Eroli insiste nel luogo in cui sorgeva l’antichissima chiesa di San Martino e altri edifici appartenuti alla famiglia e ad altre famiglie nobiliari di Narni.
Il progetto di riorganizzazione in un’unica grande dimora nobiliare con l’accorpamento dei diversi edifici fu voluto da Pietro Eroli e suo figlio Silvio.
La struttura
Il prospetto principale del palazzo si presenta in tre livelli evidenziati da sottili cornici marcadavanzali che ne sottolineano l’esclusivo sviluppo in orizzontale.
Le mostre delle finestre sono semplici e l’unico elemento che distingue il piano nobile dagli altri livelli è la presenza di una semplice modanatura e del fregio liscio sormontato da una cornice rettilinea.
Il portale si inserisce in posizione asimmetrica rispetto al prospetto come a raccordare l’accorpamento dei due distinti complessi di edifici: quello a destra degli Eroli, quello a sinistra dei Cardoli-Alberti.
L’androne si divide in tre campate con volte a crociera ribassate e lo stemma Eroli in chiave.
Sulla sinistra, oltre l’accesso alla biglietteria e al bookshop, un portale del Quattrocento fa da ingresso all’ala, un tempo, Alberti-Cardoli.
Sulla destra si innalza, invece, la monumentale scalinata che porta al piano nobile.
Attualmente l’edificio ospita:
- al piano terra, la Biblioteca comunale;
- al primo piano, la Raccolta Paleontologica e Archeologica;
- al secondo, sono custodite le opere della Pinacoteca.
Scopri Palazzo Eroli
Narnia Pass è un biglietto unico che, al costo di 18,00 € comprensivo di audioguida, garantisce l’opportunità di visitare i più importanti attrattori della città: Palazzo Eroli e Rocca Albornoz.
Visita il Palazzo:
Torna alla pagina principale del Palazzo:
Palazzo Eroli
Via Aurelio Saffi, 1, 05030 Narni TR
- da aprile al 26 ottobre:
- Dal lunedì al venerdì 10:00 – 13:30 / 14:30 – 19:00
- Martedì chiuso
- Sabato, domenica e festivi: 10.00- 19.00
- dal 27 ottobre a marzo:
- Dal lunedì al venerdì 10:00 – 13:30 / 14:30 – 18:00
- Chiuso il martedì
Sabato e domenica: 10:00- 18:00
- (ultimo ingresso 45 min. prima della chiusura)
BIGLIETTO MUSEO: intero € 6,00 / ridotto € 4,00
NARNIA PASS (Palazzo Eroli + Rocca Albornoz + Museo Multimedievale): € 16,00
- da aprile a ottobre:
- da lunedì a venerdì 9.00-19.00
- dal 28 ottobre a marzo:
- da lunedì a venerdì 9.00-18.00
Lasciare l’auto presso il Parcheggio del Suffragio, salire in ascensore fino in via Garibaldi raggiungendo piazza dei Priori, poi via Saffi.
Scopri Narni
Continua a passeggiare insieme a noi scoprendo cosa vedere all’interno delle mura di Narni.
Oppure scopri i punti di interesse di Narni e del suo territorio.
Ex Chiesa di San Domenico oggi Auditorium Bortolotti
Quello che oggi è il moderno Auditorium Mauro Bortolotti, fu un tempo la prima cattedrale di Narni. Affidata poi ai domenicani, fu parte di un
Chiesa di San Francesco
Giungendo dalla vicina Via del Campanile o direttamente da Piazza dei Priori, non si può che restare rapiti dalle fattezze tardo romaniche della Chiesa di
Il Beata Lucia
Nello storico Palazzo dell’ex brefotrofio “Beata Lucia” in Piazza Galeotto Marzio è ospitato il Museo Diffuso dei Plenaristi (MDP), un itinerario articolato in diverse sezioni, che