Lo Stato Pontificio tra il periodo delle due Repubbliche Romane, poi l’Unità d’Italia e le due Guerre Mondiali fino ad arrivare alla Narni di oggi, una città orgogliosa del suo passato e con gli occhi sempre rivolti al futuro.
Narni nell’età contemporanea.
La Rivoluzione Francese e le sue armate mutarono completamente il vecchio ordinamento in Italia: nel 1789 Narni fece parte della prima Repubblica Romana, caduta la quale venne restaurato il dominio papale. Durante il periodo rivoluzionario e napoleonico Narni tornò quindi a seguire le sorti dello Stato Pontificio, successivamente annesso all’impero Francese.
Dopo il 1814 la Restaurazione cercò di rafforzare le vecchie strutture e l’ordinamento dello stato, ma i nuovi fermenti non vennero meno e nel 1831 Narni si unì all’effimera rivolta contro Gregorio XVI.
Nel 1849 la seconda Repubblica Romana accese speranze ed illusioni e la progressiva evoluzione risorgimentale, cui partecipano in larga misura patrioti narnesi, condusse all’annessione dell’Umbria all’Italia, formatasi nel 1859-60.
Nel 1856 venne inaugurato il Teatro Comunale con la rappresentazione della Traviata di Giuseppe Verdi.
Il 23 settembre 1860, dopo che il 21 dello stesso mese la città era stata occupata dalle truppe piemontesi, si arrese la Rocca, mettendo così fine al dominio pontificio su Narni con grande entusiasmo della popolazione.
Nel mese di Gennaio 1866, venne inaugurata la linea ferroviaria Orte-Foligno, con l’apertura della stazione di Narni-Amelia.
Nei primi anni del Novecento nacquero i primi insediamenti industriali, favoriti dall’abbondanza di acqua del fondovalle e quindi di energia. Nel 1899 iniziarono le attività gli stabilimenti del Linoleum e dell’ Elettrocarbonium. Nel 1915 venne fondato lo stabilimento dell’ammoniaca di Nera Montoro che fu acquistato dalla Società Terni Industrie Chimiche S.P.A. nel 1930.
Molti narnesi partecipano alla prima guerra mondiale e i caduti vengono oggi ricordati dal monumento eretto nel 1927 su un torrione edificato nei pressi dell’attuale Porta Ternana.
La seconda guerra mondiale causò distruzioni di edifici, ponti e stabilimenti industriali prima della liberazione del 13 giugno 1944.
Successivamente la città si sviluppò come parte fondamentale del polo industriale ternano.
In questo periodo nacquero e si svilupparono le prime grandi industrie narnesi che trasformarono rapidamente le strutture economiche, culturali e sociali incidendo profondamente anche sul paesaggio.
Nel 1956 venne restaurata la Chiesa di San Francesco, nel 1962 la Cattedrale, che venne riaperta al pubblico nel 1967 e nel 1968 l’ex Chiesa di San Domenico.
Nel 1969, grazie ad alcuni volontari. si svolse la prima edizione moderna della Corsa dell’Anello con la rievocazione del tempo degli Statuti del 1371.
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