Ai due lati del transetto si trovano due delle opere più singolari della Cattedrale di Narni: la Cappella della Beata Lucia, in puro e archetipo stile barocco; la Cappella di San Giuseppe, in stile più tardo e quasi rococò.

La Cappella della Beata Lucia, opera assoluta del barocco

Quella che era dedicata, prima dell’intervento del cardinale Sacripante, a Santa Caterina di Alessandria, divenne con la conclusione dei lavori nel 1714, la splendida Cappella della Beata Lucia: uno degli elementi più sorprendenti del Duomo di Narni che ospita, sotto l’altare, le reliquie della Beata Lucia di Narni, nobile narnese terziaria domenicana (1476-1544).

Cappella della Beata Lucia con le tele del Trevisani nella Cattedrale di San Giovenale a Narni

Da Sant'Antonio alla Beata Lucia: storia della cappella disegnata dal maestro Rainaldi

La realizzazione della cappella ha una storia del tutto particolare legata a stretto filo con il suo committente e al suo ruolo nella Curia romana.

A fine del 1711 è documentato, infatti, l’acquisto da parte del cardinale Giuseppe Sacripante, dell’altare dedicato a Sant’Antonio Abate della Chiesa dei SS. Apostoli a Roma.

Opera del grande architetto barocco Carlo Rainaldi che, con Bernini e Cortona, è considerato uno dei padri dello stile romano, l’altare venne trasportato dall’Urbe attraverso il Tevere e, dopo essere sbarcato al porto dell’olio di Otricoli, giunse a Narni per essere riutilizzato per la nuova cappella.

Realizzato nel 1656 ha un valore di archetipo delle facciate delle chiese progettate da Rainaldi come le splendide Santa Maria in Montesanto e Santa Maria dei Miracoli, chiese gemelle a piazza del Popolo o Sant’Agnese a piazza Navona.

L'aspetto iconografico

Quattro le tele di Francesco Trevisani, pittore di primo piano dell’arte romana dominata dall’Accademia di San Luca: 

  • sopra l’altare, la Beata Lucia che riceve le stigmate;
  • sormontata dal matrimonio mistico della Beata con Gesù Bambino proteso sulle braccia della Vergine; 
  • sulla parete di destra, Santa Caterina di Alessandria, precedente proprietaria della cappella;
  • sulla parete di sinistra, la Morte di San Giuseppe, santo protettore del cardinale.

Gli affreschi negli angoli della cupola, con le rappresentazioni della vita e dei miracoli della Beata Lucia vennero realizzati da Luigi Garzi.

La Cappella di San Giuseppe

La Cappella di San Giuseppe completata nel 1757 dal canonico Francesco Antonio Risi per la sua famiglia e, in particolare, per la sepoltura del fratello Antonio, abate a Città di Castello.

La Cappella costituisce un bell’esemplare del tardo barocco. Tutto il complesso è in legno finemente scolpito e decorato con sculture rappresentanti le virtù. La tela dell’altare rappresenta il transito di san Giuseppe; l’ovale di destra illustra la nascita di san Giovanni Battista e quello di sinistra la Santa Famiglia. 

L’autore di queste opere è il pittore palermitano Giuseppe Sortini (1760).

Cappella di San Giuseppe nella Cattedrale di San Giovenale a Narni

Cattedrale di San Giovenale

Indirizzo

Piazza Cavour – 05035 Narni TR

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  • dalle 8.00 alle 12.30
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