Lungo l’omonima via che sale fino alla Rocca Albornoz di Narni, la Fonte Feronia, utilizzata ancora oggi, conserva la memoria di un luogo dedicato a questa divinità italica, connessa al culto delle acque e venerata dai popoli dell’Italia centrale anche prima della venuta dei romani.
Un fontanile dedicato all'antichissima dea italica Feronia.
Secondo la tesi di Giovanni Cotogni, scrittore di fine Ottocento, sosteneva che a Nequinum – il nome di Narnia prima della venuta dei romani – vi era un luogo di culto con una fonte, un tempio e un bosco sacro (lucus) dedicato alla dea Feronia. Il tempio, la sua statua e il sacro bosco di elci ombrosi, furono distrutti dai primi cristiani e, di conseguenza, quel luogo venne nominato “maccia mortua” (macchia morta).
Le evidenze archeologiche hanno attestato l’esistenza della fonte a partire dal IV-III secolo a.C. Fin da allora, intercettava le falde attraverso un cunicolo che per la tecnica costruttiva mista (parte opera poligonale parte opera quadrata) riporta a quel periodo.
Pur non essendo state trovate altre evidenze, è probabile che anche a Narni, come negli altri siti dedicati alla dea – soprattutto nei pressi del santuario del Lucus Feroniae nei pressi dell’attuale Scorano nel Lazio – Feronia fosse venerata come divinità salutare, e che esistesse un lucus a lei dedicato al di fuori della città.
Lo indicherebbe anche il primo documento nel Regestum Farfense del 1100, dove si fa riferimento del volere di un nobile narnese, tale Beraldo di Rolando, di donare tutti i suoi beni all’Abbazia di Farfa fatta eccezione per la “maccla mortua quae vocatur Ferone” (“la macchia morta che si chiama Feronia”).
Un'acqua leggera, pura e buona.
Per la leggerezza, la purezza e la bontà dell’acqua, la Fonte Feronia è stata sempre preferita alle altre fonti di Narni, tanto da essere considerata intrisa di virtù terapeutiche e da essere cantata in una elegia dal poeta ungherese Giano Pannonio che vi si dissetò nel 1458.
Ora l’acqua scaturisce all’interno di un edificio da una cannella inserita in un bassorilievo dove c’è un’ iscrizione con il nome di un governatore che la fece restaurare tra la fine del ‘500 e l’inizio del secolo successivo.
Fonte Feronia
Via Feronia – 05035, Narni
La Fonte Feronia, è raggiungibile in auto percorrendo l’omonima via, o a piedi lasciando l’auto al parcheggio della Rocca Albornoz.
È possibile parcheggiare in una zona riservata vicino la Rocca Albornoz
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