Il Palazzo Comunale, già Palazzo del Podestà, fronteggia il Palazzo dei Priori e, con la sua mole, l’omonima piazza nel centro di Narni.
Il palazzo del podestà di Narni, oggi sede del Comune.
Posto sul luogo che fu già del foro di Narnia romana, venne eretto acquistando nel 1273, come riportato in un documento conservato nell’archivio storico comunale, tre case-torri poste in quella che era la parrocchia di San Salvato, appartenute al nobile Sinibaldo di Sinibaldo, a Giovannuccio di Simonzone e Giovanni Andrea, e al cavaliere Tommaso di Matteo Oddone.
Diversi furono poi i lavori che tra il ‘300 e il ‘400 resero l’edificio la struttura che oggi possiamo oggi ammirare come simbolo della fierezza di Narni.
La facciata del palazzo è ornata di sculture, lapidi e fregi che ricordano personaggi illustri del passato, si caratterizza per le particolari finestre a croce. Diverse le attribuzioni: o all’architetto Bernardino da Settignano detto Rossellino, che il Vasari segnala a Narni a dirigere i lavori di restauro della Rocca nel 1449; o all’architetto narnese Nuccio de Risis che operò anche al servizio di Papa Paolo II tra il 1455 e il 1470 a Roma dove ritroviamo le stesse finestrature a Palazzo Venezia dello stesso periodo.
Osservando la facciata si possono ancora notare le porte ogivali – oggi murate – che davano ingresso al palazzo a cui si accede oggi tramite un portale in bugnato, opera rinascimentale.
Il portale di destra: un'opera creata coi materiali di recupero di San Salvato.
Sulla destra del portale di accesso, una piccola porta, sovrastata da una più vecchia ogivale oggi murata con bassorilievi e una finta loggetta, dà l’accesso all’Info-point.
Questa apertura altro non è che l’ingresso di quella che era la Cappella del Santissimo Salvatore che andò a sostituire l’ex Chiesa di San Salvato, posta vicino la Fontana di Piazza dei Priori.
I bassorilievi del XIII secolo, tra cui quello particolare raffigurante l’episodio di Giuditta e Oloferne e Cavalieri giostranti e Caccia con il falcone, vennero murati come materiali di recupero proprio dalla parrocchia soppressa di San Salvato.
L'atrio del Palazzo Comunale.
L’ingresso rinascimentale introduce nel suggestivo atrio ricavato dalla trasformazione della torre centrale.
Il cortile interno, sovrastato da una splendida scalinata che porta al piano nobile, custodisce una serie di reperti romani e medievali, tra cui: una sepoltura romana che viene dalla Via Flaminia; e alcuni fregi medievali che provengono, con tutta probabilità, dalla ex Chiesa di San Domenico, e dai sotterranei della Chiesa di Santa Maria Impensole.
Alla base di un pilastro quadrato, il busto di Giordano Bruno.
La Sala del Consiglio.
Salendo le scale si giunge nella Sala del Consiglio, nel cui atrio sono rappresentati i castelli che appartenevano a Narni prima del 1860.
Nella grande sala, oltre agli affreschi dei narnesi più illustri – alcuni oggi non più visibili – e quello di San Francesco, era custodita fino al 2007 l’Incoronazione della Madonna del Ghirlandaio che occupava tutta la parete di fondo, oggi conservata e visibile presso la pinacoteca di Palazzo Eroli.
Il Teatro di Palazzo.
L’ultimo piano conserva oggi i resti, in fase di restauro, di un Teatro di Palazzo in stile barocco.
L’opera è il risultato di diversi interventi che, dalla seconda metà del XVI secolo, sino al 1740 gli hanno dato la forma di un teatro all’italiana: la struttura venne abbandonata attorno attorno alla metà dell’800 quando fu costruito e inaugurato il Teatro Comunale Giuseppe Manini.
Palazzo Comunale
Piazza dei Priori, 1 – 05035 Narni
Comune di Narni Centralino
Tel: 0744 7471
È possibile visitare l’atrio del Palazzo Comunale nelle ore diurne
Per raggiungere il Palazzo Comunale e il centro storico di Narni è bene lasciare l’auto presso il Parcheggio del Suffragio e salire con l’ascensore sino in via Garibaldi e poi raggiungere piazza dei Priori.
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