Il Santuario della Madonna del Ponte sorge ai piedi del monte Croce a Narni Scalo, di fianco i resti del Ponte di Augusto che le ha dato il nome.
Il Santuario della Madonna del Ponte a Narni Scalo.
La storia è strettamente legata a quella di Angelo Fanelli, un abitante di Narni che nel 1714, all’interno di una grotta, scoprì l’immagine della Vergine Maria.
La diffusione del culto fu tale che Francesco Saverio, vescovo di Narni, decise di edificarvi una chiesa il cui progetto venne affidato a Giovan Battista Giovannini di Milano, che cominciò i lavori nel 1716 e li terminò esattamente 10 anni dopo.
La chiesa venne consacrata nel 1728 e divenne ben presto meta dei pellegrini di tutta l’Italia centrale.
Le architetture della chiesa che custodisce la Grotta Sacra.
L’esterno del santuario appare molto semplice e presenta una facciata con un grande timpano, due coppie di pilastri e un finestrone in alto al centro e, di fianco, il campanile.
Il sagrato, semicircolare, è caratterizzato da due ampie scalinate e al centro, nel 1950 venne posta una statua in marmo, raffigurante la Madonna.
L’interno del santuario.
L’interno è un vero e proprio esemplare di architettura settecentesca: una volta a tutto sesto per due terzi, termina con due archi molto ampi dai quali si sviluppa il tamburo che sorregge la cupola, sotto la quale vi è un medaglione con le iniziali della Madonna e due angeli in stucco che tengono l’iscrizione in capite eius corona stellarum duodecim (ovvero “sul suo capo una corona di dodici stelle”)
Nelle due cappelle laterali sono presenti delle tele di notevole bellezza, databili intorno alla prima metà del Settecento.
Nella cappella di sinistra ve ne sono due: una tela rappresenta la Beata Lucia Broccadelli di Narni in atto di ricevere il cuore dal Signore, mentre l’altra rappresenta Santa Teresa d’Avila mentre viene trafitta con un dardo dall’angelo.
Nella cappella di destra la tela più grande rappresenta San Giuseppe, il Bambino Gesù e San Domenico, padre e modello mistico nella vita religiosa della Beata Lucia. La tela più piccola, sopra, rappresenta l’estasi di San Francesco.
La Grotta Sacra.
La Grotta Sacra è un antro artificiale creato in calcestruzzo romano, probabilmente un rudere di uno degli archi o dei contrafforti che sostenevano la via Flaminia, una volta passato il Ponte di Augusto.
Lo spazio esterno è ornato da un frontespizio che presenta un imponente complesso di statue e altorilievi in stucco bianco in stile barocco, dello scultore Michele Chiesa da Como.
Gli affreschi sulla parete di fondo, databili al XII secolo, sono probabilmente opera dei monaci benedettini che, ospiti della vicina Abbazia di San Cassiano, si rifiugiavano spesso in meditazione in luoghi isolati o grotte.
Al fianco ai diversi santi, la Madonna col Bambino che ha dato il nome al santuario stesso.
La Festa della Madonna del Ponte.
Dal 1914, centenario dalla scoperta dell’effige della Vergine, si celebra dall’8 settembre – Natività di Maria – sino alla domenica successiva una suggestiva festa che vale la pena essere vissuta.
Il Cammino dei Protomartiri Francescani.
Il passaggio presso il santuario fa parte della quarta tappa del Cammino dei Protomartiri Francescani – da Narni a San Gemini.
Santuario della Madonna del Ponte
Via del Santuario, 11, 05035 Narni TR
Web: madonnadelpontena.it
Tel. 0744 737747
Il Santuario della Madonna del Ponte è visitabile nelle ore diurne.
Si consiglia di parcheggiare l’automobile nei pressi del Santuario, in via del Santuario.
Scopri Narni.
Continua a scoprire con noi i luoghi fuori le mura di Narni.
Oppure scopri i punti di interesse di Narni e del suo territorio.
Mulino dei Marchesi Eroli
ORGANIZZA LA TUA VISITA A STIFONE E LE GOLE DEL NERA Nel sito stifone.it puoi prenotare il tuo ingresso alla vasca profonda della Sorgente della
Narni fuori le mura
ORGANIZZA LA TUA VISITA A STIFONE E LE GOLE DEL NERA Nel sito stifone.it puoi prenotare il tuo ingresso alla vasca profonda della Sorgente della
Chiesa di Santa Maria della Cerqua
La Chiesa di Santa Maria della Cerqua prende il nome dal querceto secolare sul colle attraversato dalla via che da Narni porta a Capitone. Tradizione