Conteso per la sua posizione da Narni e Amelia, il Castello di Capitone è stato per molti anni dominio dell’omonima, orgogliosa e combattiva famiglia.
L’antico castello della famiglia Capitone.
Oggi il paese, posto su una dolce collina, mostra ancora i resti del suo impianto di difesa e racconta, negli occhi delle persone, quella fierezza e voglia di indipendenza che lo mantenne comune fino al 1875.
La storia.
Di fatto non si hanno notizie certe sulle origini di Capitone.
Seguendo una suggestione non supportata da alcuna fonte, si potrebbe d’altra parte collegare Ottavio Titinio Capitone – cavaliere romano del I-II secolo d.C. e capo, tra gli altri, della cancelleria dell’imperatore narnese Cocceio Nerva – alla nascita del Castrum Capitonis.
Un primo documento storico parla di un fondo Capitone tra i beni donati nel 1036 dall’abate Pietro di Sant’Angelo il Massa, oggi nei pressi di Taizzano, all’abbazia di Farfa.
Di certo esisteva già nel 1191 la Chiesa di Sant’Andrea Apostolo – patrono che si festeggia a fine luglio – che, secondo il Redditus in Episcopatu Nar., pagava dei tributi a Narnia.
Tra i documenti storici più importanti vi è l’atto di sottomissione a Narni del 3 febbraio del 1277.
È databile allo stesso periodo la Chiesa della Madonna delle Sbarre fuori le mura riportate nei documenti.
Notevole era il suo impianto di difesa, data la sua posizione strategica nelle lotte tra i comuni di Narni, Amelia e Todi e, per questo, subì nei secoli assalti e saccheggi.
Fu prima Braccio di Fortebraccio da Montone nel 1419 e poi i Lanzichenecchi nel 1527 (che saccheggiarono anche Narni) a minare alla base quello che era stata fino al tempo una delle roccaforti più importanti del territorio di Narnia.
Cosa vedere a Capitone e dintorni.
Della primitiva cinta muraria rimane oggi la trecentesca Porta d’ingresso a doppio arco ricavata in una torre a base quadrangolare. Entrando nel castello si possono ancora osservare edifici quattrocenteschi e cinquecenteschi.
Nel centro storico la parrocchia dedicata al Patrono, la Chiesa di Sant’Andrea Apostolo.
Fuori le mura, nei pressi del cimitero, c’è la piccola Chiesa di Sant’Angelo con portale datato 1484. All’interno una bella Madonna col Bambino del Quattrocento, da taluni attribuita a Pier Matteo d’Amelia.
Poco fuori il centro storico si trova una torre di avvistamento oggi inserita nelle strutture di una fattoria, poi la Chiesa della Madonna delle Sbarre.
La strada che prosegue verso Narni offre la vista di un bellissimo panorama della città e di tutta la vallata: da qui si può facilmente osservare lo sviluppo residenziale e industriale di Narni Scalo, Santa Lucia e Ponte Aia; mentre sulla collina opposta si nota un’altura con i ruderi dell’antico castello di Collemaggio.
Capitone
Capitone – 05035, Narni
Capitone è un antico castello ai confini con amelia è possibile realizzare la visita a piedi lasciando l’auto fuori dalle mura castellane.
Consigliamo di parcheggiare nei pressi dell’accesso principale del castello.
Scopri Narni.
Scopri con noi i luoghi di interesse più vicini a Capitone.
Oppure scopri i punti di interesse di Narni e del suo territorio.
San Vito
Posto su una rupe a sentinella, con la sua antichissima torre quadrata, della valle del Tevere, San Vito è un caratteristico borgo immerso nel verde
Gualdo
Il borgo di Gualdo sorge lungo il tratto di via Flaminia che da millenni porta da Otricoli – antica Ocriculum – a Narni – antica
Sant’Urbano
Il piccolo borgo di Sant’Urbano, a poca distanza dal Sacro Speco Francescano e dai Itieli, è l’ultimo centro abitato di Narni a confine con Vasciano