L’antica Abbazia di Sant’Angelo in Massa sorge sopra un’altura poco distante da Taizzano, sulla via Tiberina in direzione di Borgaria.

L’Abbazia di Sant'Angelo in Massa.

La struttura fu edificata sul luogo precedentemente occupato da un’antica villa romana del tempo dell’Imperatore Antonino, come testimoniano iscrizioni e reperti archeologici rinvenuti in loco. 

Non si hanno notizie relative alla sua destinazione nell’alto medioevo, si sa solamente, dal Regesto Farfense, che nel 996 fu ceduta ai frati benedettini, per diventare dal 1037 proprietà dell’Abbazia di Farfa.

Uno degli abati commendatari fu il cardinale Rodrigo Borgia, futuro papa Alessandro VI, che fece realizzare importanti lavori nella chiesa.

Quando nel 1576 l’abate commendatario divenne Romolo Cesi, vescovo di Narni, vi stabilì la propria residenza e vi realizzò un centro di studi, apportando numerose modifiche e adattamenti agli edifici monastici e soprattutto alla chiesa.

Nel 1604 vi inaugurò un’accademia scientifica con gli studiosi che potevano disporre di un osservatorio astronomico, dei laboratori, un orto botanico e, addirittura, una tipografia per la stampa delle pubblicazioni.

Dal tempo di papa Leone XII (1839) il monastero passò di mano a diversi proprietari e dal 1983 è di proprietà della Fondazione don Giuseppe De Santis, che vi ha stabilito la sede dell’opera Comunità-Famiglia Padre Pio.

Nel corpo del monastero è rimasto poco della struttura originaria, interessante invece, nonostante le trasformazioni, rimane la chiesa.

L'antica Abbazia di Sant'Angelo in Massa a poca distanza da Taizzano

La chiesa dell’abbazia dedicata a San Michele Arcangelo.

La facciata della prima chiesa in stile romanico (del X-XI secolo), oggi parzialmente coperta, è rivolta a sud-est e si presenta come una splendida composizione in opera settile. 

La torre campanaria che la sovrasta è una costruzione medievale con una merlatura posticcia.

Sappiamo che il cardinale Borgia fece eseguire diversi lavori, apportando delle modifiche, che cancellarono gran parte dell’antica architettura romanica, in particolare la facciata e l’abside originari. 

Ma furono gli interventi voluti da Romolo Cesi, e realizzati dall’architetto Giandomenico Bianchi, a stravolgere l’assetto della chiesa, addirittura capovolgendone l’orientamento.

Oggi alla chiesa si accede attraverso il portico rinascimentale, costruito dal cardinale, e costituito da sei pilastri in pietra, che sorreggono archi a tutto sesto.

L'interno della chiesa e le opere di Braida.

L’interno della chiesa è a tre navate con colonne di pietra che sostengono archi a tutto sesto.

L’altare è di marmo del tardo rinascimento ed è stato costruito al tempo del Vescovo Romolo Cesi come, in fondo alle navate laterali, le cappelle a cui si accede da due bellissimi portali di marmo pregiato. Sopra l’altare una tela rappresenta San Michele Arcangelo 

Affiancati all’altare maggiore, in corrispondenza delle due navate laterali si aprono due cappelle su cui sono posti due portalini barocchi che sono sovrastati da due quadri: quello a destra dedicato alla Vergine coronata di stelle da due angeli; quello a sinistra il ritratto di Romolo Cesi.

Le due cappelle furono realizzate su progetto di Gian Domenico Bianchi e decorate da Michelangelo Braidi:

  • la Cappella di sinistra, dedicata alla Madonna è di forma quadrata con gli archi sostenuti da quattro colonne di marmo bianco con i capitelli quattrocenteschi e con graziosa cupola;
  • la Cappella di destra, costruita per la sepoltura del Vescovo Cesi, conserva scene dalla passione di Cristo.

Interessanti inoltre sono le decorazioni di tutto l’ambiente, costituite da affreschi sempre del Braidi che rappresentano L’Annunciazione e la Visitazione e, nell’ interno della cupola, la Gloria della Madonna incoronata dal Padre Eterno e dal Figlio in mezzo ad una moltitudine di Angeli.

Abbazia di Sant'Angelo in Massa

Indirizzo

05035 Narni TR

La chiesa e l’abbazia sono private ma sul posto è possibile chiedere di poterle visitare.

DOVE PARCHEGGIARE

È possibile parcheggiare appena all’esterno (o con permesso all’interno) dell’abbazia.

 

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