Narni, Beata Lucia rimesso a nuovo
I ragazzi dei centri diurni guide sul percorso dei plenaristi
NARNI Complesso monumentale Beata Lucia rimesso a nuovo, riapre i battenti. Sale espositive rimesse a nuovo, inclusione sociale e Trekking Art. Questi gli ingredienti che caratterizzano la nuova veste di una struttura da sempre punto di riferimento della comunità narnese.
Dopo un lavoro di restauro, oggi ad accogliere i visitatori sul “Percorso dei plenaristi“, ci sono i ragazzi dei centri diurni.
«Si tratta – spiega il coordinatore del progetto Roberto di Loreto – di quattro ragazzi, appositamente formati con il progetto ‘NarniArt inclusivity‘ organizzato da Archeoares e finanziato con un bando della Regione Umbria Musei e welfare culturale. I visitatori verranno accompagnati lungo il percorso dei plenaristi (sala immersiva, giardini e terrazza sulle Gole del Nera e sala espositiva Caracciolo) per permettere ai turisti di visitare gratuitamente questo particolare e unico affaccio virtuale e reale sulla valle sottostante. Si tratta di una collaborazione che rafforza l’idea di inclusività attraverso una sinergia ad hoc tra arte, cultura, sociale e natura».
Le visite vengono organizzate in collaborazione con i centri de Il Faro di Narni e il Cirp di Porchiano dell’Asl Umbria 2 e coadiuvati dagli operatori della Cooperativa sociale Cipss.
«NarniArt Inclusivity – continua Di Loreto – nasce dalla convinzione che la cultura e le arti svolgano un ruolo fondamentale per la qualità e il benessere dei cittadini e della comunità, soprattutto per le persone più fragili, contrastando la marginalizzazione e il disagio sociale e possono essere determinanti nell’ambito della relazione d’aiuto e di crescita personale. Il fine del progetto è quello di creare dei percorsi terapeutici e formativi dove persone con diversi livelli di disagio o difficoltà d’inserimento sociale, possano rapportarsi al mondo culturale, artistico e teatrale non come fruitori ma da operatori-attori, con tempi e modi adeguati alle diverse forme di espressione e in relazione alle diverse difficoltà, nonché l’integrazione con culture e lingue diverse».
Accanto a questo filone, si sviluppa quello dedicato alle famiglie e ai bambini che ha visto la nascita di Trekking Art. Un’iniziativa a cura di Coop Sociale Alis in collaborazione con l’istituto Beata Lucia e il sostegno della Fondazione Carit, per i bambini tra i 5 e i 10 anni. Una serie di incontri, tre per il momento, incentrati sulla narrazione del viaggio dei plenaristi che fra il ‘700 e l’800 immortalarono Narni e il suo paesaggio sulle loro tele.
Attraverso i laboratori, i bambini scopriranno il territorio attraverso storie di viaggio e la realizzazione di opere d’arte. «Il primo si è svolto sabato – spiegano da Alis – ed è stato molto partecipato. Il tema era quello del viaggio e durante l’attività laboratoriale è stata proposta la realizzazione di un taccuino».
Gli altri due appuntamenti sono in programma rispettivamente per sabato 29 aprile con Viaggiare è leggere, e sabato 27 maggio, sempre alle 16, quando sarà la volta di Viaggiare è un’arte, con una sessione di pittura en plein air per osservare, imparare, memorizzare i dettagli del paesaggio.